anarco-conservatore
(anarco conservatore), agg. Che si caratterizza per aspetti propri di una concezione anarchica improntata a una visione conservatrice. ◆ Soprattutto nel dialogo con il filosofo [Martin] Heidegger, egli [Ernst Junger] tenne a sottolineare la sua propensione originaria a un tipo di cultura anarco conservatrice, estetizzante, spesso lontana dal nullismo razzista e dalla volgarità ideologica del nazionalsocialismo hitleriano più militante. (Enzo Bettiza, Stampa, 18 febbraio 1998, p. 23, Società e Cultura) • L’ha messo insieme, questo journal intitolato «Ai padri perdòno», Geminello Alvi, «economista mercenario», intellettuale anarco-conservatore e letterato di aristocratiche ascendenze. (Marzio Breda, Corriere della sera, 6 ottobre 2003, p. 27, Cultura) • Anarco-conservatore, nemico del potere e perciò adottato dagli studenti in rivolta di Berkeley nel 1964, nel 1970 in Italia [John Ronald Reuel] Tolkien è stato adottato da alcuni intellettuali neofascisti alla ricerca di una contraddittoria Arcadia che, dal 1977, si sarebbe chiamata campo Hobbit. (Maurizio Cabona, Giornale, 25 gennaio 2004, p. 23, Album Spettacoli).
Composto dal confisso anarco- aggiunto al s. m. e agg. conservatore.
Già attestato nella Repubblica del 15 dicembre 1984, p. 23, Spettacoli (Tullio Kezich).