anarcoenologo
(anarco-enologo), s. m. (scherz.) Chi si fa paladino di una cultura del vino svincolata da schemi tradizionali. ◆ La seconda controFiera è nelle mani dell’«anarcoenologo» Luigi Veronelli: due giorni di celebrazioni «di sensibilità planetarie ribelli e agricoltura contadina», come racconta il grande vecchio dell’enologia italiana, sull’onda del successo riscosso al primo appuntamento, al Leoncavallo di Milano lo scorso dicembre. (Licia Granello, Repubblica, 5 marzo 2004, p. 23) • Critical Wine [è] il progetto fortemente voluto dall’anarco-enologo Luigi Veronelli, ottanta anni al servizio della terra, del gusto e della ricerca di nuove, rivoluzionarie forme di produzione e consumo. (Emanuela Del Frate, Liberazione, 17 marzo 2006, p. 9, Culture).
Composto dal confisso anarco- aggiunto al s. m. enologo.