anarcosocialista
(anarco-socialista), s. m. e agg. Fautore di un socialismo anarcoide e integralista; a esso relativo. ◆ Jacques Salavise è un uomo che ha compiuto un percorso interiore insolito ma non così raro in certa intellighenzia ebraica. Psicosociologo di formazione, era funzionario presso la Compagnia generale per l’elettricità di Francia ma anche membro della Cgv, il sindacato operaio anarcosocialista. (Moni Ovadia, Corriere della sera, 1° febbraio 1999, p. 13) • Don Luigi Giussani nasce nel 1922 a Desio, un paese nei dintorni di Milano, da Angela, cattolica, e Beniamino, intagliatore in legno anarco-socialista, appassionato di musica. (Marco Tosatti, Stampa, 23 febbraio 2005, p. 6, Cronache Italiane) • chiamiamo i figli come i nonni, che è un modo per richiamare i nostri padri, per farli rivivere nei discendenti. In questo senso prima gli anarco-socialisti Dinamo, Idea, Libero, e poi le tanto denigrate Deborah, Samantah, Jessica e Sue Ellen che hanno impazzato dagli anni Settanta, hanno avuto il grande merito di svecchiare il nostro catalogo genealogico. (Marino Niola, Repubblica, 30 ottobre 2007, p. 37, Cultura).
Composto dal confisso anarco- aggiunto al s. m. e f. e agg. socialista.
Già attestato nella Repubblica del 14 dicembre 1985, p. 9 (Alberto Cavallari).
V. anche anarchico-socialista.