anateismo
s. m. Atteggiamento religioso consistente nel ritorno alla credenza in Dio a partire dalla dimensione di vuoto e incertezza definita dalla compresenza di religioni diverse. ◆ Richard Kearney, Ana-teismo. Tornare a Dio dopo Dio, Fazi, Roma 2012; tit. originale Anatheism: Returning to God After God, 2009. • Anateismo è l’atteggiamento religioso che Kearney sostiene e raccomanda per la spiritualità del nostro tempo. […] Il prefisso greco ana-, che a prima vista potrebbe essere inteso in senso negativo (come se si trattasse di negare l’a-teismo, pensate al termine an-alcolico…), significa invece, oltre che «salita», anche «ritorno». (Gianni Vattimo, Stampa, 16 marzo 2012, p. 31, Cultura & Spettacoli) • La religiosità ritrovata nella sospensione degli assoluti, sia teistici che ateistici, si caratterizza soprattutto come apertura allo straniero e ospitalità verso l'altro. Ogni atteggiamento che deve accompagnare ogni fede ritrovata. Oltre all'anateismo, anche la kenosis. (Filippo Gentiloni, Manifesto, 1° maggio 2012, p. 15, Commenti).
Composto dal s. m. teismo con l'aggiunta del prefisso ana- ('sopra', 'all'insù'); vedi l'ingl. anatheism.