anatomia
anatomìa s. f. [dal lat. tardo anatomĭa, der. del gr. ἀνατομή «dissezione», a sua volta der. di ἀνατέμνω «tagliare, sezionare»]. – 1. Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi, distinta, secondo che abbia per oggetto l’uomo, gli animali o le piante, in a. umana, a. comparata e a. vegetale (equivalente, quest’ultima, a morfologia vegetale). In base ai metodi e alle finalità particolari di studio, l’anatomia umana si distingue in a. sistematica o descrittiva, che studia analiticamente, sistema per sistema, la conformazione, i rapporti, la struttura e lo sviluppo dei diversi organi del corpo (suddivisa in macroscopica se limita le osservazioni alle strutture visibili a occhio nudo, e microscopica, se ha per oggetto la struttura intima dei varî organi, osservati con l’aiuto del microscopio e di altre tecniche istologiche); a. topografica, che studia gli organi a seconda della sede che occupano e dei reciproci rapporti, suddividendo la superficie del corpo in territorî e regioni; a. chirurgica, che studia i problemi anatomici relativi alle malattie chirurgiche e agli interventi corrispondenti; a. patologica, che ha per oggetto le alterazioni indotte nei singoli organi dalle malattie, allo scopo di confermare una diagnosi o accertare (attraverso l’autopsia) la causa di morte; a. radiografica, che si occupa della nomenclatura e dell’aspetto delle singole parti del corpo umano quali appaiono all’esame radioscopico e radiografico; a. artistica, che studia le forme esterne del corpo e gli organi direttamente visibili, spec. quelli del movimento, nelle loro proporzioni e nelle modificazioni collegate con i diversi atteggiamenti o con gli stati d’animo che esprimono e di cui si vuol dare rappresentazione nell’arte. 2. a. Con riferimento all’etimo, il termine è usato talora nel sign. originario di «dissezione»: fare l’a. di un cadavere. b. Nell’uso com., struttura anatomica di un corpo, o di determinati organi del corpo, spec. umano: un plastico che rappresenta con molta evidenza l’a. del sistema muscolare; la perfetta a. di un corpo femminile. 3. In senso fig., analisi approfondita e minuziosa: fare l’a. di un sistema, di una teoria, di un testo; a. di un delitto; A contender coi testi e con le chiose, A far l’a. delle parole (Guerrini). Con altro senso fig., parere un pezzo d’a., essere un’a. vivente, di persona magra, stecchita.