andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare l’Ulivo nazionale ad essere quello che non è, cioè un vero e proprio «partito democratico», sembra voler ignorare che la coalizione di maggioranza è, per l’appunto, soltanto una coalizione elettorale e strategica nella quale ogni componente appare gelosissima della propria identità culturale: i Verdi vogliono restare verdi, i Popolari vogliono restare democristiani, i Rifondatori vogliono restare rifondatori e comunisti, i diniani vogliono restare andreottiani buoni per tutte le stagioni e così via. (Enzo Bettiza, Stampa, 12 febbraio 1998, p. 1, Prima pagina) • a prescindere dall’esito ancora provvisorio di un processo non ancora concluso, davvero queste inchieste hanno riscritto la storia d’Italia? Davvero quel legame tra politica e mafia non c’è stato? Davvero quella liaison tra uomini d’onore e fedeli andreottiani di Sicilia è l’invenzione di una magistratura «accanita e partigiana»? (Giuseppe D’Avanzo, Repubblica, 18 novembre 2002, p. 1, Prima pagina) • L’intramontabile e proteiforme [Giuseppe] Ciarrapico - uomo d’affari della Dc andreottiana, esplicita fede fascista, già re delle acque minerali e oggi pare molto vicino ai vertici del Pd romano - si è inventato da qualche anno editore. (Beppe Lopez, Manifesto, 20 dicembre 2007, p. 6, Politica e Società).
Derivato dal nome proprio (Giulio) Andreotti con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.