andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un nulla osta concesso a tempo di record dal Vicario di Roma cardinale Ugo Poletti. Una piccola storia di ordinario, innocente andreottismo romano. (Foglio, 11 ottobre 1999, p. 3) • Correttissimo, Nino Cristofori, promotore della festa andreottiana, fa il giro dei tavoli, un po’ come succede al padre dello sposo. È la celebrazione del caro amico Giulio, […] Il più giovane della compagnia, il devoto [Beppe] Fioroni (44 anni), esamina con occhio clinico il grado di andreottismo di ciascuno. (Maria Latella, Corriere della sera, 10 dicembre 2003, p. 15, Cronache) • Il mandato dell’Unifil è chiaro. Sta scritto nella risoluzione Onu, non nell’andreottismo della politica estera italiana, che la sorveglianza della frontiera siriana della Bekaa - quella da cui filtrano le armi e i combattenti jihadisti - sia delegata all’esercito libanese. Il quale non può andare oltre qualche arresto dimostrativo ogni tanto. È la triste realtà dei rapporti di forza. (Gad Lerner, Repubblica, 19 giugno 2007, p. 16, Politica estera).
Derivato dal nome proprio (Giulio) Andreotti con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nella Repubblica del 19 luglio 1989, p. 1, Prima pagina (Alberto Asor Rosa).