anfetaminizzato
p. pass. e agg. Che fa uso di anfetamine, di sostanze eccitanti e psicostimolanti; in senso ironico e figurato, eccitato, esaltato. ◆ Nel precollegamento Simona Ventura anfetaminizzata annuncia la notizia «importantissima»: «Il presidente non ci sarà», l’eco arriva in Riviera da Palazzo Grazioli dove il sottosegretario Paolo Bonaiuti in serata aveva già annunciato: «Il presidente [Silvio] Berlusconi non ha mai minimamente pensato di partecipare in qualsiasi forma al festival di Sanremo, e non lo farà stavolta, come non lo ha fatto per tutte le altre precedenti edizioni...». (Giulia Sbarigia, Manifesto, 3 marzo 2004, p. 14, Visioni) • L’identità di Rimini nel mondo è fatta di un immaginario gaudente disceso dai Vitelloni di [Federico] Fellini, che si è poi incarnato nelle leggende dei bagnini playboy fino ad essere impropriamente vissuto nelle discoteche anfetaminizzate. (Marco Imarisio, Corriere della sera, 1° febbraio 2005, p. 18, Cronache).
Derivato dal s. f. anfetamina con l’aggiunta del suffisso -izzato.
Già attestato nella Stampa del 27 ottobre 1993, p. 36, Cronaca di Torino.