anguilla
s. f. [lat. anguīlla, affine ad anguis «serpente»]. – 1. Pesce teleosteo dell’ordine degli apodi (lat. scient. Anguilla anguilla) che nelle varie regioni è conosciuto con diversi nomi (bisato nel Veneto, ciriola nel Lazio); ha corpo cilindrico molto allungato, con una pinna impari che parte dal dorso e circonda la parte posteriore del corpo, formando la pinna caudale e anale; le larve, che si trasformano in piccole anguille, migrano alla foce dei fiumi, ne risalgono la corrente, e ivi continuano il ciclo vitale, finché la maturità sessuale le spinge di nuovo al mare, dove avviene la riproduzione. Quando sorpassa i 50 cm di lunghezza (ed è allora sicuramente di sesso femminile) si chiama capitone. L’anguilla è pesce commestibile, e ha carne grassa ma pregiata: a. in umido, a. fritta, a. marinata. Frequente come termine di similitudine: divincolarsi, guizzare, sgusciare come un’a.; per lo più in senso fig.: essere, sembrare un’a., di persona molto agile o che sfugge, o di cui ci si può fidare poco; fare l’a., cercar di sfuggire, tergiversare; è uno che sguscia di mano come un’a., che trova sempre scappatoie. 2. a. A. elettrica, altro nome del gimnoto elettrico o elettroforo. b. A. delle paludi, pesce della famiglia simbranchidi (Fluta alba) che vive nelle paludi e nelle risaie dell’Asia sud-orientale. c. A. serpente, nome comune del pesce Ophisurus serpens della famiglia ofictidi. 3. In marina: a. Sulle navi in legno, il rinforzo in senso longitudinale tra due bagli successivi; sulle navi in ferro, corrente che passa sotto i bagli. b. Ciascuno di quei canaletti che portano l’acqua dalla sentina al pozzo di aspirazione delle pompe. c. Nodo d’anguilla, particolare nodo (detto anche, meno spesso, gassa a serraglio) con cui si fissa una cima a un’asta o a una pennola, facendole fare uno o più giri intorno alla volta. ◆ Dim. anguillétta, anguillina.