anice
ànice (o ànace, tosc. ànacio) s. m. [dal gr. ἄνισον, lat. anĭsum]. – 1. a. Erba annua della famiglia delle ombrellifere (Pimpinella anisum), detta anche a. verde o a. comune, alta circa mezzo metro, che presenta una spiccata eterofillia; ha fiori bianchi in ombrelle, frutti ovoidei (detti anch’essi anici o anaci), usati in liquoreria, pasticceria e talora anche in farmacia, per il loro sapore dolce-aromatico e l’odore caratteristico. Per distillazione dei frutti secchi in corrente di vapore si ricava un liquido giallognolo, l’essenza o olio essenziale di anice. b. Liquore forte, non dolce, aromatizzato con anice. 2. Nome di altre piante: a. A. stellato, piccolo albero dell’Asia orientale, della famiglia delle magnoliacee (Illicium verum), i cui frutti hanno l’odore e le applicazioni dell’anice, e forniscono l’olio essenziale di a. stellato, liquido incolore o giallognolo, molto simile a quello di anice per composizione, proprietà e usi, ma diverso per sapore e odore; l’albero fornisce inoltre un legno pregiato, detto legno d’a., usato per lavori d’intaglio e d’ebanisteria. b. A. stellato del Giappone, altra specie dello stesso genere (Illicium religiosum), i cui frutti sono simili a quelli della pianta precedente, ma di sapore e odore acre, e inoltre velenosi; la corteccia si usa come incenso nelle cerimonie religiose del Giappone. c. A. dei Vosgi, erba bienne delle ombrellifere (Carum carvi), comunem. detta cumino dei prati.