animare
v. tr. [dal lat. animare «vivificare, dar vita», der. di anĭma «anima»] (io ànimo, ecc.). – 1. Infondere l’anima, dare la vita: Prometeo animò col fuoco divino la creta; nell’intr. pron., animarsi, acquistare anima, vita: sembrava che il profilo del monte stesso si animasse e formicolasse di vita (Verga). Per estens., con riferimento all’arte, dare vivacità, calore, vivezza di espressione: a. un volto, a. le figure, a. un paesaggio; a. lo stile. Anche, trasfigurare poeticamente o pittoricamente un paesaggio, oggetti materiali, ecc., conferendo a essi aspetto o sensibilità di esseri viventi. Per estens., vivacizzare, movimentare: l’arrivo dei nipotini animò la casa degli zii; la festa del paese animerà le strade con la processione; a. un dibattito, una discussione, una polemica. 2. fig. a. Incoraggiare, incitare, o avvivare: a. a grandi imprese; animava l’uditorio con le sue parole; era animato da un grande desiderio di gloria; il vento animava l’incendio. b. Promuovere, rendere più intenso: a. i traffici, i commerci, le industrie e sim. c. Infiammare, accalorare: l’ardore interno gli animava il volto. Nell’intr. pron., eccitarsi, acquistare vivacità e calore: s’animava sempre più nel racconto; la conversazione si andava animando; acquistare vivacità, movimento: la piazza si è animata all’improvviso. ◆ Part. pres. animante, ant. e poet. anche come s. m., essere animato: Già in ogni parte gli animanti lassi Davan riposo ai travagliati spirti (Ariosto). ◆ Part. pass. animato, anche come agg. (v. la voce).