animatronic
s. m. e agg. inv. Sistema informatizzato che rappresenta un essere animato o, mediante effetti speciali, altera movimenti e fattezze di esseri animati reali; realizzato o funzionante con tale sistema. ◆ Cani e gatti sono protagonisti di un mix tra film d’azione e film di spionaggio, si esibiscono in evoluzioni mirabolanti grazie all’animatronic e a centinaia di riuscitissimi effetti speciali visivi: il film fatto per gli amici degli animali è tanto eccentrico da risultare divertente. (Lietta Tornabuoni, Stampa, 16 novembre 2001, p. 37, Spettacoli) • Questo Cristo, che sarebbe piaciuto ai mistici spagnoli, è una poltiglia che sanguina con l’animatronic (animazione elettronica), anche se la summa dell’orrore rimanda anche idealmente a Goya (e al profano Bacon), a quelli che hanno sofferto sulle stesse lacerazioni. (Maurizio Porro, Corriere della sera, 7 aprile 2004, p. 37, Spettacoli) • La fresca vedova di un allevatore di cavalli è perseguitata dal fantasma del coniuge tramite il (non) comune figlioletto: un sadico neonato in «animatronic» che già cammina e, durante l’allattamento, morde ferocemente il seno di mamma. Sembra un thriller degli anni ’70, ripescato da un angolo di videoteca; invece è il remake, semi-inconfessato, di un film di [Mario] Bava senior. (Roberto Nepoti, Repubblica, 5 maggio 2007, Milano, p. XXI).
Dall’ingl. animatronic, a sua volta composto dal s. anima(l) e dall’agg. (elec)tronic.
Già attestato nella Repubblica del 7 febbraio 1992, Affari & Finanza, p. 25.