anni di fango
loc. s.le m. pl. Periodo di degrado morale, di corruzione. ◆ Gli anni di fango, gli anni del Caf e delle mazzette sono stati anche quelli in cui è maturata la lunga gestazione dell’Italia europea. Questo non significa che dobbiamo assolvere in blocco tutta la combriccola di Tangentopoli, ma semplicemente riconoscere i meriti storici di alcuni dei suoi esponenti. (Riccardo Chiaberge, Corriere della sera, 27 novembre 1999, p. 37, Cultura) • Al di là delle persone, la Banca d’Italia è un bene prezioso e insostituibile. È un’istituzione che più di ogni altra, anche negli anni di fango della P2 o di Tangentopoli, ha rappresentato un presidio irrinunciabile per la nostra democrazia. (Massimo Giannini, Repubblica, 31 marzo 2005, p. 1, Prima pagina) • Un vecchio sbirro viene consegnato alla cronaca con la micidiale etichetta di traditore. Il volto scavato, sofferente di Bruno Contrada diventa il tragico emblema degli anni di fango siciliani. (Alfio Caruso, Stampa, 15 maggio 2007, p. 45, Società e Cultura).
Espressione composta dal s. m. anno, dalla prep. di e dal s. m. fango.
Dal titolo del volume di Indro Montanelli e Mario Cervi, L’Italia degli anni di fango: 1978-1993 (Milano 1993), con richiamo al modello «anni di piombo», ispirato al titolo dell’edizione italiana del film Anni di piombo di Margarethe von Trotta (1981).
Già attestato nel Corriere della sera del 1° maggio 1993, p. 5 (Venanzio Postiglione).