anoressia
anoressìa s. f. [dal lat. tardo e mediev. anorexia, gr. ἀνορεξία, comp. di ἀν- priv. e ὄρεξις «appetito»]. – 1. Mancanza d’appetito, che può giungere fino al disgusto per il cibo; è di solito conseguente a malattie varie, e può essere passeggera in lievi forme febbrili e in malattie infettive acute come il tifo, o tenace, in affezioni del tubo digerente (gastriti, tumori dello stomaco) o in malattie generali croniche tossinfettive (tubercolosi). 2. In psichiatria, a. mentale, forma di nevrosi caratterizzata da rifiuto del cibo, accompagnato o seguito da altri disturbi somatici e psichici; può essere determinata da varî motivi, coscienti e inconsci (gelosia, rifiuto della femminilità, fobie, situazioni conflittuali, ecc.).