anti-Dico
(anti-dico), agg. inv. Contrario all’approvazione della proposta di legge che regola i cosiddetti Dico, diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. ◆ Ieri il premier [Romano Prodi] si è ritrovato davanti nella basilica di San Giovanni in Laterano durante la Messa per l’anniversario di Sant’Egidio molti dei protagonisti del fronte «anti-pacs», anzi nella nuova dizione «anti-dico»: dal segretario della Cei, mons. [Giuseppe] Betori, all’ex-Dc di maggioranza, Clemente Mastella, a quello di opposizione, Pier Ferdinando Casini. (Augusto Minzolini, Stampa, 9 febbraio 2007, p. 5, Primo piano) • a parte che anche gli indossatori di piume di struzzo sono depositari di diritti, quello che colpiva, ieri a Roma, era l’esatto contrario del pregiudizio anti-Dico: la richiesta di estendere i diritti anche a chi vive al di fuori della morale cattolica è una richiesta del tutto ordinaria, diffusa tra persone comuni, sia etero che omosessuali. Non è, politicamente parlando, un vezzo estremista, e soprattutto non è, socialmente parlando, una pulsione provocatoria e tantomeno dissolutoria. (Michele Serra, Repubblica, 11 marzo 2007, p. 24) • ieri è partita a Roma una sorta di campagna anti-Dico porta a porta per iniziativa del cardinale Camillo Ruini (Caterina Maniaci, Libero, 18 marzo 2007, p. 17, Italia).
Derivato dall’acronimo Dico con l’aggiunta del prefisso anti-.
V. anche anti-Pacs e pro Dico.