anti-dissidenti
agg. inv. Che tende a reprimere i dissidenti politici. ◆ La condanna del «gruppo dei quattro» arriva in coincidenza con l’entrata in vigore - dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale - della legge anti-dissidenti approvata un mese fa dal parlamento fantoccio dell’Avana: le nuove norme prevedono condanne fino a vent’anni di carcere per oppositori e giornalisti che siano riconosciuti colpevoli di aver «servito gli interessi degli Stati Uniti». (Repubblica, 16 marzo 1999, p. 14, Politica estera) • Cuba conferma ufficialmente il rifiuto degli aiuti europei. […] «I fondamenti etici e politici» di tale decisione - puntualizza la lettera - sono «chiaramente esposti» nel discorso, in cui [Fidel] Castro ha fra l’altro sottolineato «l’infame risoluzione approvata a giugno da un piccolo gruppo di burocrati», in riferimento alle misure prese dall’Ue quale risposta alla repressione anti-dissidenti imposta dal presidente cubano. (Stampa, 2 agosto 2003, p. 9, Estero).
Derivato dal s. m. e f. dissidente con l’aggiunta del prefisso anti-.