anti-dollaro
s. m. inv. e agg. Antagonista del dollaro nel predominio sul mercato internazionale. ◆ [tit.] Nel Governo una «squadra» di liberisti / In un momento delicato per l’economia [George W.] Bush godrà anche del supporto di [Martin] Feldstein, [Michael] Boskin e [Milton] Friedman / Al Tesoro dovrebbe andare [Lawrence] Lindsay (ex Fed), contrario a interventi anti-dollaro sui mercati valutari (Sole 24 Ore, 14 dicembre 2000, p. 3, Mondo) • «Tutti quelli della finanza. Stanno costruendo il vero, nuovo colonialismo». E voi resistete? «Tentiamo, ma ormai l’Italia è una colonia dei grandi interessi». Se così stanno le cose, lei vorrebbe un’Italia fuori dall’Ue? «C’è l’euro, non si può più. Anche l’euro, però, ha fallito. Doveva essere l’anti-dollaro, ma con l’accordo Usa-Russia, questo ruolo non esiste. Magari vorranno fare una moneta unica dell’occidente» [Umberto Bossi intervistato da Claudio Tito]. (Stampa, 13 dicembre 2001, p. 12, Interno) • Indipendentemente da come andrà a finire questo fermento anti-dollaro di sicuro la debolezza della moneta, combinata con il boom del petrolio, comincia a far sentire il suo peso. Nei paesi arabi come in Europa. (E. P., Repubblica, 20 novembre 2007, p. 48, Economia).
Derivato dal s. m. dollaro con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 27 febbraio 1985, p. 33, Economia, usato come s. m., nella variante grafica antidollaro.