anti-fannulloni
agg. Finalizzato a contrastare il lassismo; con particolare riferimento ai dipendenti pubblici. ◆ [tit.] Larghe intese anti-fannulloni [testo] Licenziare almeno una parte dei dipendenti pubblici che non lavorano? La proposta, avanzata qualche giorno fa sul «Corriere», ha suscitato grandi polemiche. Alcuni esponenti dell’economia e della politica hanno detto di condividerla, altri, specie nel sindacato, l’hanno definita una «provocazione». Tra gli italiani nel loro insieme l’idea suscita una larga approvazione. (Corriere della sera, 31 agosto 2006, p. 1, Prima pagina) • Tiziano Treu, presidente della Commissione Lavoro del Senato, esponente della Margherita, è stato il primo presidente dell’Aran, l’agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego. Da lì, nei primi anni Novanta, ha visto da vicino le difficoltà di cambiare la pubblica amministrazione per le resistenze dei sindacati ma anche per le interferenze della politica. In questi giorni, insieme ad altri esponenti dell’Ulivo, da Anna Finocchiaro (Ds) a Luigi Zanda (Margherita) ha firmato una proposta di legge per introdurre un’Authority per valutare i dipendenti pubblici, una legge definita «anti-fannulloni». (R[oberto] Ma[nia], Repubblica, 19 gennaio 2007, p. 6, Politica) • Il ddl «anti-fannulloni» promesso dal ministro Renato Brunetta è già realtà a Messina. A Scaletta Zanclea, la linea scelta è ancora più dura. Il centralinista del Comune è finito infatti agli arresti domiciliari, con l’accusa di truffa aggravata. […] era solito allontanarsi dal posto di lavoro senza chiedere autorizzazione dopo aver timbrato il cartellino. Poi fuori dall’ufficio si dedicava ad un altro lavoro, andava a giocare al video poker o a fare la spesa. (Mattino, 18 maggio 2008, p. 11, Attualità).
Derivato dal s. m. fannullone con l’aggiunta del prefisso anti-.