anti-hooligan
(anti-hooligans, anti hooligan), agg. Che previene e contrasta il teppismo degli hooligan. ◆ Quelli del Millwall ne hanno fatto un vanto: «Non piacciamo a nessuno, meglio così». Un quartiere degradato del sudest londinese, una squadra che ha chiuso al decimo posto in First Division (la seconda serie inglese), che in 119 anni di storia non ha mai vinto nulla e che per giunta ha i tifosi più violenti del regno. Ancora oggi, nonostante tutte le leggi e le misure anti hooligan. (Filippo Maria Ricci, Corriere della sera, 22 maggio 2004, p. 47, Sport) • Duecentocinquantamila tra agenti di polizia, guardie di frontiera, soldati sono mobilitati. «La vigilanza anti-hooligans funzionerà 24 ore su 24, con nostri uomini mischiati tra le tifoserie», afferma il capo della polizia berlinese, Dieter Gliesch. (Andrea Tarquini, Repubblica, 5 giugno 2006, p. 46, Sport) • Nel dopopartita scontri violentissimi in un pub non lontano dallo stadio, con una quarantina di tifosi del Chelsea armati di spranghe e catene che hanno preso d’assalto il locale dove si erano riuniti i sostenitori degli Spurs. […] Ma perché i meccanismi anti-hooligan non hanno funzionato? Semplice. Perché gli scontri sono avvenuti fuori dallo stadio. (Gabriele Marcotti, Stampa, 21 marzo 2007, p. 49, Sport).
Dall’ingl. anti-hooligan.
Già attestato nella Repubblica del 21 gennaio 1987, p. 29, Sport, nella variante grafica anti-hooligans.