anti-inciucio
s. m. e agg. L’opposizione a ogni forma di accordo informale o sottobanco tra forze politiche contrapposte; contrario a accordi di tale tipo. ◆ A un prodiano doc come Arturo Parisi, vice-presidente della Margherita, l’intervista di Sergio Cofferati non poteva che piacere. E infatti il professore afferma che le parole del Cinese sono piene di riconoscimenti ai capisaldi della cultura politica prodiana (l’ulivismo spinto, il bipolarismo anti-inciucio, il rapporto partiti-società civile) (Dario Di Vico, Corriere della sera, 6 agosto 2002, p. 7) • E se davvero non si farà più l’incontro - il che è improbabile - sarà per ostacoli di tipo puramente politico oppure perché ha funzionato l’azione preventiva dei professionisti dell’anti-inciucio, i quali per paura delle telefonate fra Walter [Veltroni] e Silvio [Berlusconi] buttano nella mischia le vecchie telefonate di una legislatura fa tra i dirigenti della televisione pubblica e quelli della televisione privata? (Mario Ajello, Messaggero, 24 novembre 2007, p. 3, Primo piano).
Derivato dal s. m. inciucio con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Stampa del 3 gennaio 1996, p. 2, Interno (Fabio Martini).