anti-Pacs
(anti-pacs, anti pacs), s. m. e agg. inv. Chi o che è contrario al Pacs, Pacte civil de solidarité, Patto civile di solidarietà, legge francese per il riconoscimento delle unioni di fatto. ◆ Le cifre sulla partecipazione sono contraddittorie: 98.271 persone secondo il ministro dell’Interno, Jean-Pierre Chevènement, quasi il doppio secondo alcuni organizzatori. Il successo degli anti-Pacs rivela soprattutto il malessere profondo che attraversa la società francese. (Giampiero Martinotti, Repubblica, 1° febbraio 1999, p. 12, Politica estera) • il sacerdote genovese [Andrea Gallo] non è affatto d’accordo con i «no» senza appello a coppie di fatto e unioni gay, «io parlo del mio Vangelo di liberazione, senza ipocrisie, con buona pace di quei paladini anti pacs che sono tutti conviventi o meglio concubini, come dice la mia Chiesa», ridacchia. (Gian Guido Vecchi, Corriere della sera, 10 dicembre 2006, p. 6, Primo piano) • Ieri il premier [Romano Prodi] si è ritrovato davanti nella basilica di San Giovanni in Laterano durante la Messa per l’anniversario di Sant’Egidio molti dei protagonisti del fronte «anti-pacs», anzi nella nuova dizione «anti-dico»: dal segretario della Cei, mons. [Giuseppe] Betori, all’ex-Dc di maggioranza, Clemente Mastella, a quello di opposizione, Pier Ferdinando Casini. (Augusto Minzolini, Stampa, 9 febbraio 2007, p. 5, Primo piano).
Derivato dall’acronimo fr. Pacs con l’aggiunta del prefisso anti-.
V. anche anti-Dico, pro-Pacs.