anti-pubblico impiego
anti-pubblico-impiego (anti-pubblico impiego), loc. agg.le inv. Contrario a mantenere uno statuto privilegiato per i dipendenti pubblici. ◆ L’esponente di punta dell’ala anti-pubblico impiego nel centrodestra è Renato Brunetta, europarlamentare di Forza Italia, consigliere economico di Palazzo Chigi, tra gli ispiratori dell’ultima svolta fiscale berlusconiana. È di ieri la sua ultima presa di posizione, in un’intervista rilasciata al quotidiano «Avvenire»: «In Italia toccare i dipendenti pubblici è come offendere la mamma» dichiara Brunetta. (Pietro Piovani, Messaggero, 10 dicembre 2004, p. 7, Primo piano) • «Forse il furore anti-pubblico-impiego del ministro [Roberto] Maroni - afferma il segretario [dell’Anaao] Serafino Zucchelli - gli ha impedito di rendersi conto che il contratto dei medici riguarda il biennio economico 2002-2003 e non il secondo biennio sul quale sta trattando con le confederazioni». (Luisa Grion e Mario Reggio, Repubblica, 13 maggio 2005, p. 4).
Derivato dalla loc. s.le m. pubblico impiego con l’aggiunta del prefisso anti-.