anti-Tar
agg. inv. Finalizzato a impedire il ricorso ai Tribunali amministrativi regionali; con particolare riferimento al decreto legislativo varato nell’agosto 2003 per rafforzare le prerogative e i poteri della giustizia sportiva. ◆ Una giornata che inizia male - il decreto sulla somatostatina da riscrivere, le decisioni da prendere dopo la pesante sentenza del Tar -, e che finisce peggio, con una litigata con i giornalisti, in presenza di taccuini aperti e telecamere accese, […] In serata la [Rosy] Bindi era ancora al ministero. Il lavoro non era terminato: doveva limare il comunicato «anti-Tar» e prepararsi alla giornata di oggi. E agli assalti alla Sanità che arrivano da ogni parte. (Guglielmo Pepe, Repubblica, 11 marzo 1998, p. 2, Cronaca) • [tit.] Calcio, ultimatum del governo alla Figc / Il decreto «anti-Tar». Tre giorni di tempo alla Federazione. In Consiglio dei ministri la Lega ha votato contro [testo] Tre giorni alla Federazione Gioco Calcio (Figc) per risolvere la crisi. È l’ultimatum che il ministro [Giuliano] Urbani ha dato alla Federcalcio presentando il decreto definito «salva-calcio» o «anti-Tar», composto di soli tre articoli, approvato ieri dal Consiglio dei ministri. (Arena, 20 agosto 2003, p. 1, Prima pagina) • Ogni anno c’è una crisi che sembra più grave dell’ultima: e forse è vero. Gli italiani hanno sempre risolto i problemi parcheggiandoli. Se la Lega si ritrova in questo stato, lo deve, anche, al famigerato decreto anti-Tar che, nell’estate del 2003, moltiplicò le bocche da sfamare (serie B a 24 squadre) senza moltiplicare i pani e i pesci. (Roberto Beccantini, Stampa, 23 gennaio 2005, p. 29, Sport).
Derivato dall’acronimo Tar con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 2 agosto 1987, p. 8, Politica.
V. anche blocca-Tar, ferma-Tar, taglia Tar.