anti-velina
(anti-veline), s. f. e agg. Giovane donna del mondo dello spettacolo e della televisione che presenta caratteristiche del tutto opposte a quelle di una velina; che si oppone allo stile e all’immagine delle veline. ◆ Ogni rete avrà una sua grafica di riferimento che caratterizzerà sigle, intermezzi, previsioni del tempo. Nuove generazioni di annunciatrici si adegueranno all’immagine delle reti: rassicuranti anti-veline per Raiuno, volti «creativi» per Raitre… (Paolo Conti, Corriere della sera, 30 luglio 2003, p. 2, In primo piano) • La femme impegnata è in ascesa. «Ma non ha più bisogno di travestirsi da uomo per essere credibile. È matura, consapevole della sua sicurezza», sottolinea Alberta Ferretti nel guardaroba austero dai colori fiamminghi, ricercato, di grande stile sartoriale. Molto coperto. Decisamente anti-velina, privo di trasparenze evanescenti. (Antonella Amapane, Stampa, 23 febbraio 2006, p. 15, Cronache Italiane) • All’abito gessato sovrappongono una tunica di tulle con ricami e preziosità e con i cardigan di lana indossano mini abiti di paillettes e gonne con leggeri plissé. Queste anti-veline, sono apparentemente pudiche. Portano calze di lana autoreggenti che amano svelare accavallando le gambe. (Laura Asnaghi, Repubblica, 7 febbraio 2008, p. 39, Cronaca).
Derivato dal s. f. velina con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 4 marzo 2003, p. 1, Prima pagina (Natalia Aspesi), nella variante antiveline.