antiaborto
(anti-aborto), agg. inv. Contrario all’aborto, alla possibilità di interrompere una gravidanza. ◆ Dopo la forte presa di posizione dei vescovi, e la «veglia» antiaborto compiuta in San Pietro giovedì sera, si evidenzia la strategia della Chiesa, in analogia a quanto accaduto in Polonia nel recente passato, dove l’opposizione ecclesiastica ha posto limiti più severi all’aborto legale. (Marco Tosatti, Stampa, 23 maggio 1998, p. 3, Interno) • Il presidente del gruppo anti-aborto «Family Research Council» Tony Perkins ha affermato che «la morte di Holly era una tragedia evitabile, bastava dare alla ragazza tutte le informazioni necessarie sul rischio della procedura». (Giornale di Brescia, 23 settembre 2003, p. 5, Estero) • per ora, non si sa dove la Rai collocherà il reality anti-aborto. C’è chi ipotizza la seconda serata di RaiUno, ma il direttore di rete Fabrizio Del Noce giura di non saperne nulla, anzi, di avere i suoi spazi tutti prenotati, (Leandro Palestini, Repubblica, 11 febbraio 2006, p. 58, Spettacoli).
Derivato dal s. m. aborto con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 18 gennaio 1985, p. 12, Politica estera.
V. anche proabortista e proaborto.