antiangiogenesi
(anti-angiogenesi), agg. inv. Che previene e cura l’angiogenesi, la formazione e l’alimentazione di vasi sanguigni neoplastici a partire dai tessuti circostanti. ◆ Oggi un malato viene esaminato da più specialisti, che insieme decidono come intervenire. Non solo: le nuove armi, dai vaccini agli anticorpi monoclonali, dai fattori anti-angiogenesi alla terapia genica, si propongono come coprotagoniste di un cast molto nutrito, dal cui affiatamento può derivare la sconfitta della malattia. (Agnese Codignola, Corriere della sera, 2 giugno 1998, Corriere Salute, p. 29) • «Gli oncologi stanno stilando il catalogo dei geni attivi e non attivi nei vari tumori, cioè delle proteine espresse e non espresse. La nuova conoscenza fa intravvedere una terapia diretta a queste proteine, mentre risorge la speranza di un vaccino (ricavato dalle cellule dello stesso paziente) in grado di mobilitare le cellule del sistema immunitario contro l’aggressione del tumore. Una prospettiva molto promettente rimane quella aperta dal [Judah] Folkman con l’antiangiogenesi, il tentativo di impedire al tumore di rifornirsi di sangue» [Renato Dulbecco intervistato da Giovanni Maria Pace]. (Repubblica, 17 gennaio 2000, p. 25) • gli scienziati sono cauti, ma ripongono speranze soprattutto sull’attività anti-angiogenesi dei cocktail anti-Aids. (Giornale, 12 gennaio 2002, p. 16, Cronache).
Derivato dal s. f. inv. angiogenesi con l’aggiunta del prefisso anti-.