antiblasfemia
(anti-blasfemia), agg. Finalizzato a contrastare e reprimere ogni pratica blasfema. ◆ Scontri in Pakistan in occasione della veglia funebre organizzata dai fedeli cattolici per John Joseph: il vescovo di Faisalabad si era ucciso con un colpo di pistola nel tribunale di Sahiwal, per protestare contro l’ennesima applicazione della legge antiblasfemia. (R. E., Corriere della sera, 9 maggio 1998, p. 10, Esteri) • Il gruppo […] si è opposto con feroci proteste di piazza ai tentativi di [Pervez] Musharraf di emendare la legge anti-blasfemia del 1997, utilizzata per tenere a bada i cristiani. (Manifesto, 30 ottobre 2001, p. 2, La terra trema) • Il gesto del ministro leghista è stato notato anche a Londra: ieri nella capitale britannica c’è stata una grande manifestazione anti-blasfemia, con oltre diecimila persone in corteo. Il nome di [Roberto] Calderoli è stato citato da uno degli organizzatori, ai microfoni della Bbc. «Le manifestazioni continueranno», ha detto Ishmaeel Haneef, «perché continuano le provocazioni». (Giampaolo Cadalanu, Repubblica, 19 febbraio 2006, p. 8).
Derivato dal s. f. blasfemia con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nel Corriere della sera del 22 luglio 1994, p. 8, Economia, nella variante grafica anti blasfemia.
V. anche antibestemmia.