antibuonismo
s. m. L’atteggiamento di chi non si conforma all’esibizione di buoni sentimenti. ◆ In questo «Stanca di guerra», la [Lella] Costa fa confluire un po’ di tutto: le citazioni colte […], l’analisi comparata del monologo di Antigone e di Beautiful, la polemica contro l’informazione e del sano antibuonismo, perchè il primo passo per combattere la guerra è accettare la sua terribile esistenza. (Stampa, 7 maggio 2002, p. 15, 24 Ore in Regione) • «Anche il prossimo anno in palinsesto andremo dopo il 10 settembre» ha assicurato [Fabrizio] Del Noce, entusiasta della nuova conduzione di Carlo Conti, eroe della diretta e paladino dell’antibuonismo. (Alessandra Rota, Repubblica, 16 settembre 2003, p. 28, Cronaca) • Icona del politicamente scorretto, bandiera dell’antibuonismo, Zio Paperone e il ventino fatale è un classico del Novecento, così come lo sono le pagine natalizie del «Giovane Holden» di [Jerome D.] Salinger: (Antonio Faeti, Stampa, 24 dicembre 2005, Tuttolibri, p. 1).
Derivato dal s. m. buonismo con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 14 dicembre 2001, Milano, p. IX.