antiburqa
(anti-burqa), agg. inv. Contrario all’uso del burqa in pubblico. ◆ Se fino a poche settimane fa ad occuparsi dell’apartheid delle afghane erano soltanto, meritoriamente e generalmente inascoltate, poche singole e associazioni […] oggi, con la benedizione di Kofi Annan, da Laura Bush all’ultima digiunante dello sconfinato Satyagraha promosso per oggi dal Partito radicale transnazionale, lo slancio antiburqa è planetario benché forse un po’ indistinto. (Foglio, 1° dicembre 2001, p. II) • Ma sì, pensandoci, la contrapposizione esatta del burqa è il corpo nudo e il sesso scoperchiato come un tetto terremotato. Resta da vedere che cosa dirà il prefetto che ha annullato la proba ordinanza antiburqa, al cento per cento legittima, del sindaco lariano, se un gruppo di intrepide Baccanti lo richiederanno di tolleranza religiosa incurabilmente costituzionale per celebrare attorno al tempio di Alessandro Volta nei giardini di Como i religiosissimi misteri di Dioniso. (Guido Ceronetti, Stampa, 7 ottobre 2004, p. 30, Società e Cultura) • Se è vero che siamo ormai un villaggio globale, può succedere che le novità accadano prima che nelle metropoli in un centro di 9.000 abitanti affacciato sul lago d’Iseo. E così è stato: Lega e Forza Italia hanno presentato la loro mozione anti-burqa e fin qui vabbè; ma a loro sono andati appresso anche quelli dell’opposizione ulivista, scelta singolare e senza precedenti. (Claudio Del Frate, Corriere della sera, 5 aprile 2007, p. 12).
Derivato dal s. m. inv. burka, di origine hindi attraverso l'arabo burqa, con l’aggiunta del prefisso anti-.