anticaldo
(anti-caldo), agg. inv. Che si propone di prevenire e contrastare gli effetti provocati da temperature molto elevate, specialmente su persone deboli o anziane. ◆ Anche il modo di vestirsi è importante: «L’industria ha inventato tessuti straordinari contro il freddo, ora dovrebbe pensare a una linea anti-caldo. In attesa che lo faccia, bisogna indossare abiti ampi, entro cui l’aria possa circolare liberamente» [Fabio Magrini intervistato da Antonella Cremonese]. (Corriere della sera, 15 agosto 2003, p. 45, Cronaca di Milano) • Il piano anti-caldo di [Girolamo] Sirchia non piace al centro sinistra. Assolutamente. «Ridicolo e inadeguato», lo ha definito Augusto Battaglia, capogruppo Ds in Commissione Affari sociali della Camera, «soprattutto dopo il voto di Governo e maggioranza che ha bloccato alla Camera l’istituzione del Fondo per l’assistenza alle persone non autosufficienti». Ancora più dura Rosy Bindi, ex ministro della Sanità. «Questa proposta è un’offesa alla dignità dei nostri anziani e delle famiglie che li accudiscono - ha commentato -». (Elena Castagni, Messaggero, 25 marzo 2004, p. 13, Cronache) • Da oggi scatteranno anche i controlli sui soggetti fragili, cioè il Comune telefonerà agli anziani di età superiore ai 75 anni che vivono da soli e con problemi economici per controllarne le condizioni di salute e, nel caso, intervenire. L’ultimo tassello del piano anticaldo entrerà in funzione mercoledì 25: (Luigi Bolognini, Repubblica, 17 luglio 2007, Milano, p. IV).
Derivato dal s. m. caldo con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 5 maggio 1990, p. 6 (Mirella Delfini), usato come s. m.