anticedista
(anti cedista), s. m. e f. e agg. Chi o che è contrario alla Comunità europea di difesa, alla costituzione di un esercito europeo; con particolare riferimento ai politici francesi della metà degli anni Cinquanta contrari alla ratificazione del trattato istitutivo della Ced, firmato a Parigi nel 1952. ◆ Per spiegare ai lettori la confusione che regna nel parlamento francese, nascono dei neologismi: si parla infatti, testualmente, di «filocedisti» e di «anticedisti», proprio perché le divisioni sono spesso trasversali e passano all’interno di quasi tutti i partiti. […] Alla fine, si arriva al voto e con 264 favorevoli e 319 contrari la CED viene bocciata proprio da quel Paese, la Francia, che aveva avuto un ruolo fondamentale nel progettarla. Gli «anticedisti» accolgono la decisione al canto della «Marsigliese», mentre i loro avversari sostengono che in questo modo si è bloccato un processo che avrebbe portato all’unità europea. (Emanuele Luciani, Arena, 6 settembre 2004, p. 33, Cultura) • il 30 agosto 1954, è proprio la Francia a «pugnalare alle spalle» il progetto europeista, bocciando all’Assemblea nazionale il trattato che istituiva la Comunità europea di Difesa (Ced), con 319 voti contro 264. Alla fine del voto, i deputati anti «cedisti» si alzarono in piedi e intonarono la «Marsigliese». [...] La Ced era un tentativo, il primo, di federalizzazione europea nel settore della difesa e della politica estera. (Stampa, 29 maggio 2005, p. 3, Estero).
Derivato dal s. m. e f. e agg. cedista (a sua volta derivato dall’acronimo Ced), con l’aggiunta del prefisso anti-, ricalcando il fr. anticédiste.