anticipo
antìcipo s. m. [der. di anticipare]. – Lo stesso che anticipazione, con cui si alterna nel sign. più generico, cioè l’anticipare, l’essere anticipato (a. della partenza, a. di una somma), e rispetto a cui è prevalente, o esclusivo, nelle accezioni che seguono: 1. a. Il tempo che si anticipa: la lezione avrà inizio con un a. di 10 minuti; è giunto con notevole a. sul previsto. b. Come locuz. avv., in anticipo, prima del tempo normale o convenuto: arrivare, partire, essere in a.; le ordinazioni si pagano in a., all’atto dell’ordinazione stessa. c. In senso concr., somma che viene anticipata: promettere, dare, concedere, ottenere, ricevere, riscuotere un a. (sullo stipendio, sull’importo dovuto, sugli aumenti accordati, ecc.). 2. Nei motori a scoppio, a. dell’accensione, o semplicem. anticipo, dispositivo (un tempo manuale, ora automatico) che anticipa lo scoccare della scintilla rispetto al momento in cui il pistone si trova nel punto morto superiore del cilindro. 3. a. Nel gioco del calcio, il giungere sul pallone prima di un avversario; anche, abilità e capacità di precedere l’avversario nell’azione, spec. nelle locuz. battere sull’a., giocare di anticipo. Nel tennis, colpo dato alla palla mentre traccia ancora la traiettoria ascendente dopo aver toccato terra. b. Analogam., nel linguaggio musicale, suonare sull’a., spec. nella musica leggera e nel jazz, tenere il ritmo ma con un lieve anticipo sulla battuta.