antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda; abito d’a. foggia; famiglia di a. nobiltà. In partic.: storia a., quella che riguarda gli avvenimenti del mondo mediterraneo, con speciale riferimento al mondo greco-romano, anteriori alla caduta dell’Impero romano d’Occidente (a. 476); è termine convenzionale di distinzione dalla storia medievale e moderna. Analogam.: l’età a., l’evo a.; l’arte a.; poeti, scrittori, filosofi antichi. Spesso è direttamente contrapposto a moderno, oppure a nuovo, recente (anche come attributo distintivo): l’a. Egitto; Roma a. (che può designare sia la Roma dell’età antica, sia le parti della città odierna che conservano i monumenti e le rovine imperiali); Ostia A.; l’a. centro della città; l’A. Testamento; il continente a. o il mondo a. (Europa, Asia e Africa). Riferito a oggetti d’arte, d’arredamento, da collezione, ne indica sia, oggettivamente, l’appartenenza a epoca più o meno lontana dall’attuale (anteriore comunque di almeno un secolo), sia l’originalità, il pregio e l’inserzione in un particolare stile: una cassapanca a., un a. trumeau; un arazzo a., un lampadario a., una brocca di peltro antico. b. Che fu proprio, caratteristico degli uomini antichi: l’antiquo valore Ne l’italici cor’ non è ancor morto (Petrarca). In molti casi, si usa per qualificare, come tipici di altri tempi (non lontani), atteggiamenti, virtù, abitudini di persone in realtà vicine nel tempo o tuttora in vita: è uomo di a. onestà, di stampo a.; Ben v’èn tre vecchi ancora in cui rampogna L’a. età la nova (Dante). c. Per estens., che appartiene a tempo anteriore, anche di poco, al presente: né li lascia né può lasciare riposare la memoria della antiqua libertà (Machiavelli); e con riguardo a sentimenti, tendenze, passioni sopite per un tempo più o meno lungo: sentì rinascere in sé l’a. passione del gioco; Conosco i segni de l’a. fiamma (Dante); a Pedro, nel passar tra quelle due file di micheletti,... gli tornò in petto il cuore a. (Manzoni). Talora anche sinon. di vecchio, che dura cioè da molto tempo: è questo un suo a. vizio; ad altri, estenuati da più a. digiuno, porgevano consumati, stillati, vino più generoso (Manzoni). d. ant. Di persona, anziano, attempato: fu loro dato un frate a. di santa e di buona vita (Boccaccio); e sim., di parte o aspetto del corpo: Un vecchio, bianco per a. pelo (Dante); trahendo poi l’antiquo fianco Per l’extreme giornate di sua vita (Petrarca). 2. Come sost., il complesso delle cose e delle caratteristiche dell’antichità: l’a. e il nuovo; cosa che ha il colore, il sapore dell’a.; al plur., gli a., i progenitori, gli uomini dell’età antica; la disputa degli antichi e dei moderni, famosa polemica accesasi in Francia alla fine del sec. 17° (fr. querelle des anciens et des modernes) sulla superiorità degli antichi o dei moderni, soprattutto sotto l’aspetto filosofico e letterario, e protrattasi con alterne vicende per lungo tempo, finché sboccò e si dissolse nell’Ottocento nella polemica tra classicisti e romantici. 3. In marmologia, pietre a., pietre decorative, perfette per colorazione, lucidabilità e durezza (porfidi, marmi, ecc.) che i Romani trassero, per lo più in Oriente, da cave oggi ignorate o esaurite. 4. Punto a. (detto anche toscano o reale): punto di ricamo in bianco, a piccole losanghe piatte; si completa con varî disegni di collegamento a punto scritto, a punto quadro e punto riccio, con volute ricamate a cordoncino. 5. Locuzioni avv.: all’antica, alla maniera degli antichi: educare i figli all’antica, vivere all’antica (anche in funzione aggettivale: un uomo all’antica, semplice e onesto); in antico, nei tempi antichi, in età passate. ◆ Dim. antichétto, anticùccio, alquanto antico, piuttosto antico. ◆ Avv. anticaménte, nel tempo antico, nelle antiche età, e in genere in un passato lontano (spesso con riferimento a momenti storici più o meno determinati: anticamente i commerci si esercitavano soprattutto per mare; anticamente la parola ebbe anche altre accezioni).