antidalemismo
s. m. La contrapposizione alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Sotto il tendone del Palaterme si respira umidità e antidalemismo. Il premier non c’è. In compenso ha inviato Marco Minniti, che ascolta impassibile la relazione di [Enrico] Boselli. (Maria Teresa Meli, Stampa, 11 dicembre 1999, p. 7, Interno) • il primo a fare i conti con l’antidalemismo che serpeggia nel partito sembra Luciano Violante. L’altra sera ha bacchettato i deputati che non hanno rispettato le sue indicazioni sulle mozioni per il G8. (Felice Saulino, Corriere della sera, 7 luglio 2001, p. 8, Politica) • Il sindaco di Bologna [Sergio Cofferati] non è l’unico antidalemiano redento, se è vero che la penna più feroce dell’antidalemismo di carta, Riccardo Barenghi, al secolo Jena, ieri sulla «Stampa» scriveva: «Un applauso lungo, convinto e consapevole in effetti [Piero] Fassino l’ha ottenuto. Quando ha proposto D’Alema presidente». (Luca Telese, Giornale, 5 febbraio 2005, p. 6, Interni).
Derivato dal s. m. dalemismo con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 30 maggio 1997, p. 9 (Stefano Marroni).