antifalsificazione
(anti-falsificazione), agg. Finalizzato a impedire la falsificazione, la contraffazione di qualcosa. ◆ [tit.] Eurobanconote, anche i tedeschi sbagliano / Sono stati stampati a Monaco pezzi difettosi per 65 miliardi di lire [testo] […] Una buona parte dei 325 milioni di biglietti da 100 euro commissionati dallo Stato alla società bavarese sarebbero infatti privi delle caratteristiche antifalsificazione previste dal metodo «Omron», messo a punto dai giapponesi. (Sole 24 Ore, 12 luglio 2000, p. 3, Europa) • Dei biglietti verranno illustrate tutte le principali caratteristiche grafiche e anti-falsificazione: dalle carte speciali alla stampa calcografica, dalle lamine olografiche al registro di stampa visibile in controluce. (Sicilia, 30 agosto 2001, p. 9, Economia) • Li hanno presi, i falsari, mentre «battevano moneta». Letteralmente. Con un conio fatto in casa, una pressa semindustriale, il metallo grezzo già tagliato delle dimensioni e del peso di una moneta ufficiale. L’ultima operazione del Comando antifalsificazione monetaria dei carabinieri è di un mese fa. (Francesco Grignetti, Stampa, 5 giugno 2006, p. 10, Cronache Italiane).
Derivato dal s. f. falsificazione con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nel Corriere della sera del 15 gennaio 1992, p. 12, Cronache (Enzo D’Errico), nella variante antifalsificazioni.
V. anche antifalsari.