antifrasi
antìfraṡi s. f. [dal lat. tardo antiphrăsis, gr. ἀντί-ϕρασις comp. di ἀντί «contro» e ϕράζω «dire»]. – Figura retorica che consiste nell’esprimersi con termini di significato opposto a ciò che si pensa, o per ironia (per es.: «Ora viene il bello!») o per eufemismo (per es.: «Finirà di perseguitarmi questa benedetta iella!»). Di solito, è una parola di senso positivo che, per antifrasi, viene usata con senso negativo (come negli esempî prec.); più raro è il caso in cui sia usata in senso positivo una parola o locuzione avente di per sé un valore negativo; per es., le espressioni brutto muso!, brigante!, e sim., adoperate come vezzeggiativi. Dagli antichi grammatici si dicevano formate per antifrasi quelle parole che (secondo una falsa etimologia) si pensava derivassero da vocaboli di significato contrario, quali lucus (quia minime luceat), bellum (quia minime bellum), Parcae (quia minime parcant).