antifuga
(antifughe), agg. Idoneo a impedire la fuga di chi è indagato, sorvegliato o detenuto. ◆ consensi alla proposta di applicare un bracciale antifuga ai detenuti agli arresti domiciliari. (Foglio, 3 settembre 1999, p. 2) • [Enzo] Bianco, che rappresenta l’ala più dura, è disposto ad ammettere che «nella stragrande maggioranza dei paesi i gradi di giudizio sono due» ed è quindi disposto a lavorare in questa direzione, peraltro già indicata dall’ex guardasigilli [Giovanni Maria] Flick col famoso piano «antifughe» varato dal Governo Prodi nel lontano ’98, in occasione delle fughe di [Licio] Gelli e [Pasquale] Cuntrera, ma poi accantonato. (Sole 24 Ore, 19 gennaio 2000, p. 8, Italia - Politica) • I militari hanno fatto scattare il «piano antifuga» con posti di blocco in tutta la zona, ma i banditi hanno fatto perdere le tracce. (Stefano Pozzi, Corriere della sera, 13 febbraio 2004, p. 53, Cronaca di Milano).
Derivato dal s. f. fuga con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 26 novembre 1986, p. 15, Cronaca (Vittorio Mimmi), nella variante anti-fuga.