antigiallo1
antigiallo1 (anti-gialli), s. m. Romanzo o film del genere poliziesco, che mette in discussione o stravolge le caratteristiche tipiche dei gialli più tradizionali. ◆ I suoi [di Marcello Fois] romanzi sono dei gialli molto particolari. Non seguono le regole «classiche» nella costruzione delle trame. Spesso danno l’impressione di anticipare i colpi di scena, sembrano svelare troppo e poi tirarsi indietro. Vanno per sprazzi, illuminazioni. La tensione pare nascere più dalle situazioni che dalla trama. Li definirei degli «anti-gialli». (Mario Baudino, Stampa, 26 agosto 2004, p. 23) • Solo Friedrich Dürrenmatt, cinico distruttore di miti e feticci della borghesia, poteva cominciare uno dei suoi ormai mitici Krimi - così i tedeschi chiamano il romanzo poliziesco abbreviando il termine Kriminalroman - con questa bella tirata contro il giallo tradizionale. E solo lui poteva essere l’autore di questo antigiallo per eccellenza [«La promessa»] che sovverte ogni legge e logica del giallo, scritto da dio, avvincente e coinvolgente quanto e più dei classici romanzi polizieschi e portato due volte sullo schermo. (Paola Sorge, Repubblica, 10 febbraio 2005, p. 50, Cultura) • Premiato ovunque - Leone d’oro a Venezia nel ’64, Palma d’oro a Cannes nel ’67, Oscar alla carriera - [Michelangelo] Antonioni firma il primo film nel ’50 a Milano, «Cronaca di un amore», storia di un adulterio-bene che finisce in tentato omicidio. È il primo dei suoi anti-gialli, dove la gente scompare nel nulla, (Maurizio Porro, Corriere della sera, 1° agosto 2007, p. 10).
Derivato dal s. m. giallo con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Stampa del 1° ottobre 1996, Novara, p. 6.