antiglobalismo
s. m. L’essere contrario alla globalizzazione. ◆ La linea dell’amministrazione Clinton, di osteggiare il Giappone e di cercare di dividere gli europei per ottenere maggiore spazio, ha portato a uno stallo. E da qui si alimenta un antiglobalismo che ha registrato a Montreal, nei confronti della Wto, una sua prima vittoria. (Foglio, 1° febbraio 2000, p. 3) • Data l’improponibilità degli emblemi padani nell’estremo ponente ligure (realtà storico-culturale distante anni luce dalla cosiddetta Padania), i leghisti si riconoscono solo nei motivi più banali (e volgari) del loro movimento: razzismo ignorante, campanilismo da sagra, dialettomania, antiglobalismo alla [José] Bové e hanno perciò poco da dividere con una pratica politica che, nel bene e nel male, è ancora ispirata alla equanimità istituzionale della vecchia (e ormai addirittura compianta) Democrazia Cristiana. (Vittorio Coletti, Repubblica, 16 giugno 2004, Genova, p. II) • Sono anni che individuo nell’odio contro Israele il fulcro dell’ideologia dell’odio, della violenza e della morte che è il combustibile che alimenta il terrorismo islamico e che ha finito per ergersi a collante identitario di un insieme di estremismi, islamico, di destra, di sinistra, nazionalista, ecologista e no global, all’insegna dell’antiebraismo, dell’antiamericanismo, dell’antioccidentalismo, dell’antiglobalismo. (Magdi Allam, Corriere della sera, 29 gennaio 2007, p. 27, Cultura).
Derivato dal s. m. globalismo con l’aggiunta del prefisso anti-.