antigraffiti
(anti-graffiti), agg. Che si propone di contrastare o rimuovere scritte e disegni su muri o beni di pubblica utilità. ◆ La guerra anti-graffiti continua a essere apertissima, con i fan delle le bombolette spray sempre attivissimi in città. Ma almeno questa volta la giunta Albertini può dire di aver vinto una battaglia. Dopo quasi tre anni di attesa, il Tar ha dato ragione al Comune e sbloccato la gara per affidare la pulizia delle scritte sui millecinquecento edifici comunali. (Giuseppina Piano, Repubblica, 12 settembre 2003, Milano, p. IV) • «Discutiamone». Dopo aver temuto il peggio - «Adesso che il sindaco si chiama Letizia Moratti ci aspettano anni di oscurantismo» - Francesco Antonibon conosciuto come AirOne nel mondo dei writers milanesi, si mette alla finestra a guardare quali saranno le politiche antigraffiti della nuova giunta di Milano. (F. Pol., Stampa, 26 giugno 2006, p. 15, Cronache Italiane) • L’intervento anti-graffiti, che in realtà non cancellerà i murales più «artistici» ma solo gli scarabocchi, si concentrerà soprattutto sul ghetto ebraico, sulla zona universitaria e su via Andrea Costa, le tre zone più colpite da «bomboletta selvaggia». (Elisa Anzolin, Repubblica, 19 settembre 2007, Bologna, p. II).
Derivato dal s. m. graffito con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nel Corriere della sera del 25 novembre 1994, p. 11 (Pierluigi Panza).