antileghismo
(anti-leghismo), s. m. Opposizione alla linea politica del partito della Lega Nord. ◆ Partire dalla forma anziché dalla sostanza viene percepito dai cittadini come un fatto negativo. E «Insieme per l’Italia» non ha particolari significati ideali se non forse un lontano anti-leghismo. (Omar Calabrese, Corriere della sera, 28 giugno 2000, p. 9, Politica) • E [Francesco] Storace, che dentro An è il paladino dell’anti-leghismo, ha assicurato [Silvio] Berlusconi che nessuno nel suo partito rema contro il governo. (Mattino, 18 giugno 2004, p. 7, Interni) • Non è un brutto segnale che i cittadini si organizzino da soli per difendersi da ladri e rapinatori? «Se lo Stato non li fa sentire sicuri, è giusto che si organizzino. In modo civile, certo. È già accaduto in altre parti d’Italia. Per dire, ci furono anche delle ronde di extracomunitari, e nessuno ha mai avuto nulla da obiettare. Ma se al termine “ronda” si attacca “padana”, scatta subito l’antileghismo» [Roberto Castelli intervistato da Paolo Berizzi]. (Repubblica, 6 gennaio 2007, p. 11, Cronaca).
Derivato dal s. m. leghismo con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nel Corriere della sera del 2 dicembre 1992, p. 39 (Maria Volpe), nella variante grafica anti-leghismo.
V. anche anti-Lega, antileghista.