antilucciole
(anti-lucciole), agg. inv. Che si propone di contrastare la prostituzione. ◆ Tempi di comitati spontanei che scendevano in strada, che inscenavano fiaccolate notturne «antilucciole». (Stampa, 14 febbraio 2001, p. 37, Cronaca di Torino) • [tit.] Con la Bossi-Fini scatta l’ora X antilucciole / Maxiblitz di ferragosto per contrastare la prostituzione e l’immigrazione clandestina (Giornale, 14 agosto 2002, p. 15, Cronache) • È stato un precursore. Uno dei primi cittadini, esponente del centro sinistra, a vedersi affibbiare il termine di «sceriffo». Stop alle manifestazioni per gli scalmanati centri sociali cittadini, tra tutti il Gramigna. Stop ai cortei delle comunità Rom, una crociata anti-lucciole, tanto per gradire. […] Ma, ora, vedendo il dibattito che si è aperto nel suo schieramento in materia di sicurezza, Flavio Zanonato, sindaco di Padova, vuole puntualizzare. (Emilio Randacio, Repubblica, 8 settembre 2007, p. 6, Politica).
Derivato dal s. f. lucciola con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 6 luglio 1991, p. 18, Cronaca (Roberto Bernabò), nella variante grafica anti lucciole.