antimagistrati
(anti-magistrati), agg. Che si contrappone all’operato dei magistrati. ◆ Il numero uno della Quercia giudica discutibile il comportamento dei «vincitori» di quel voto, che «il giorno dopo, hanno dato un valore politico anti-magistrati alla cosa con spirito scioccamente e velleitariamente revanchista». Fa presente di aver votato per l’arresto «secondo coscienza» e sostiene che quella decisione del Parlamento ma, soprattutto, l’interpretazione che ne è stata data, «mette in luce nodi irrisolti su cui cercare un confronto». (Augusto Minzolini, Stampa, 24 gennaio 1998, p. 8, Interno) • Se altre cellule sono in questo momento attive, è molto probabile che non siano a Milano o al Nord. Forse proprio per questo, se l’informativa è vera, il commando antimagistrati doveva partire da lontano. (Piero Colaprico, Repubblica, 1° dicembre 2001, p. 8, Politica) • «Mah, l’impressione è che per lui [Silvio Berlusconi] l’esito sia indifferente, preferisce trascinare tutti nel suo gorgo, nel “giudizio di Dio” della sua campagna anti-magistrati. Il semestre Ue non può né deve significare il fallimento dell’Europa» [Enrico Letta intervistato da Nino Bertoloni Meli]. (Messaggero, 8 maggio 2003, p. 7, Primo piano).
Derivato dal s. m. magistrato con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 17 luglio 1992, p. 1, Prima pagina (Massimo Riva), nella variante grafica anti-magistrati.
V. anche antigiudiziario.