antimolestie
(anti molestie), agg. Finalizzato a prevenire ogni forma di molestia. ◆ Sono sempre le corna ad andare per la maggiore? «Quelle ci sono sempre - sorride la [Milena] Costa - ma sono in aumento i reati legati al patrimonio e abbiamo sempre di più a che fare con i direttori generali della sicurezza delle aziende per servizi antitruffa e antimolestie e antiminacce. Al momento però l’attenzione maggiore è rivolta ai figli per controllare che stiano lontano dalla droga». (Marina Leonardini, Stampa, 2 ottobre 2002, p. 45, In Città) • [tit.] Avvocato antimolestie in municipio / A Legnano una consulente nominata dal sindaco vaglierà gli episodi segnalati dai 400 dipendenti / Giovane professionista esperta anche di mobbing dovrà far rispettare il «codice di comportamento» (Corriere della sera, 13 aprile 2003, p. 54, Cronaca di Milano) • [tit.] In ufficio arriva il consigliere anti molestie / Approvato il codice che spiega come comportarsi in caso di avance non gradite / Istituita la figura che dovrà raccogliere le denunce e intervenire per far cessare i comportamenti scorretti (Repubblica, 23 dicembre 2004, Palermo, p. III).
Derivato dal s. f. molestia con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 23 dicembre 1991, p. 15, Politica estera, nella variante grafica anti-molestie.