antiosteoporosi
(anti-osteoporosi), s. m. ie agg. inv. Farmaco per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi; che cura l'osteoporosi. ◆ «La velocità di esecuzione delle scansioni ha consentito ai medici del servizio di recuperare tempo per promuovere l’attività dell’ambulatorio per lo screening osteoporosi. I medici di base inviano i pazienti per lo studio del metabolismo osseo e la prescrizione della terapia specifica antiosteoporosi» [Vito De Giglio intervistato da Massimo Boero]. (Stampa, 25 febbraio 1998, Savona, p. 3) • Tra i medicinali che comunque hanno fatto registrare gli incrementi maggiori: gli anti-osteoporosi (incremento di spesa del 53 per cento), le statine (34.69 per cento), gli antiulcera (25.2 per cento), per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie (17.5 per cento), antidepressivi (11 per cento). Molti di questi sono proprio i farmaci che gli abitanti del Nordest cercano di acquistare all’estero. (Daniela Boresi, Gazzettino, 26 ottobre 2004, Nordest, p. I) • bufere in vista per il Fosamax (un prodotto antiosteoporosi accusato nientemeno che di provocare delle fratture) e ora anche per il Gardasil, un vaccino contro il tumore alla cervice. (Valerio Maccari, Repubblica, 11 febbraio 2008, Affari & Finanza, p. 24).
Derivato dal s. f. inv. osteoporosi con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nel Corriere della sera del 9 gennaio 1995, p. 21 (Giuliano Ferrieri), nella variante grafica anti osteoporosi.