antipizzo
(anti-pizzo), agg. inv. Che combatte la pratica dell’estorsione di somme in denaro da parte di organizzazioni mafiose. ◆ lo slogan di questi carbonari antipizzo nati due anni fa incollando adesivi nottetempo è sintetizzato da una frase che già fa storia: «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». (Felice Cavallaro, Corriere della sera, 3 maggio 2006, p. 21, Cronache) • «Da un anno la Confcommercio in Sicilia ha adottato la norma interna anti-pizzo, che prevede l’espulsione dell’associato condannato per favoreggiamento nei confronti del racket delle estorsioni, reato che viene contestato a chi nega il pagamento del pizzo in presenza di indagini che dimostrano il versamento di soldi agli estorsori. Fino ad ora però nessun commerciante è stato messo fuori dall’associazione di categoria». Lo dice il presidente della Confcommercio siciliana, Roberto Helg, commentando favorevolmente l’iniziativa della Confindustria Sicilia, che ha deciso di espellere gli imprenditori che pagano il pizzo. (Gazzetta del Mezzogiorno, 3 settembre 2007, p. 5, In Primo Piano) • La Federazione antiracket italiana (Fai) si costituirà parte civile nel processo contro la Calcestruzzi. Lo annuncia il presidente onorario dell’associazione e storico militante anti-pizzo: Tano Grasso. (Manifesto, 1° febbraio 2008, p. 5, Politica e Società).
Derivato dal s. m. pizzo con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 12 dicembre 1989, p. 17, Cronaca (Umberto Rosso), nella variante grafica anti-pizzo.