antipremier
(anti-premier), agg. inv. Rivolto contro il Primo ministro; contrario alle scelte politiche compiute da chi riveste tale carica. ◆ Più che sul conduttore [Paolo] Bonolis, che avrebbe appreso l’esito del sondaggio in diretta come i telespettatori, sospetti e ire aziendali ieri hanno avuto come bersaglio gli autori del programma [...]. Voci di corridoio suggerivano che il verdetto popolare anti-premier potesse addirittura essere un effetto speciale programmato a tavolino dai cinque per lanciare lo show. (Giovanna Cavalli, Corriere della sera, 7 ottobre 2003, p. 9, Politica) • Aperte le urne per le Europee, scoppia la guerra dei messaggi. Verrà ricordata pure per questo, e non solo perché per la prima volta il voto è stato anticipato al sabato, la tornata elettorale del 2004, che in città coinvolge oltre due milioni di elettori. Per gli sms inviati dalla Presidenza del consiglio, ovviamente, ma anche per gli scherzi e le parodie antipremier partorite dalla fantasia degli abbonati, che per tutta la giornata di ieri si sono rincorse sui display di migliaia di cellulari romani. (Giovanna Vitale, Repubblica, 13 giugno 2004, Roma, p. II) • L’ex ministro diesse Pierluigi Bersani legge invece il richiamo [di Carlo Azeglio Ciampi] in chiave anti-premier: «Non oso interpretare le parole del presidente, però dopo giorni in cui si dice che la recessione è finita e che siamo ricchi perché abbiamo i telefonini in tasca, ci ricorda che il problema è serio». (A. Ba., Stampa, 16 luglio 2005, p. 6, Interno).
Derivato dal s. m. e f. inv. premier, di origine ingl., con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 24 marzo 1996, p. 18, Mondo, nella variante grafica anti-premier.