antiproporzionalistico
agg. Che esprime contrarietà a un sistema di rappresentatività proporzionale nell’elezione del Parlamento. ◆ Il capogruppo dei popolari, Sergio Mattarella, riesumando un termine in voga qualche tempo fa, ha definito «un pastrocchio» l’offensiva antiproporzionalistica: «In realtà non verrebbe soppressa la quota del 25% - scrive oggi su «Il Foglio» - ma cambierebbe solo il modo di assegnazione dei seggi col risultato che verrebbe eletto sia chi ha vinto sia chi ha perso». (Francesco Alberti, Corriere della sera, 7 marzo 1998, p. 9, Politica) • Navigazioni diverse sul referendum elettorale, con [Romano] Prodi a suonare le campane antiproporzionalistiche e a chiedere a [Franco] Marini di non accentuare i contrasti, lasciare libertà di voto ai suoi elettori. (Marco Marozzi, Repubblica, 4 febbraio 1999, p. 4, Politica).
Derivato dall’agg. proporzionalistico con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 29 luglio 1984, p. 4 (Giorgio Battistini).
V. anche antiproporzionale.