antirifiuti
(anti-rifiuti, anti rifiuti), agg. inv. Che si propone di evitare l’accumulo dei rifiuti. ◆ La costruzione dell’impianto di Valterza (pretrattamento rifiuti e raccolta differenziata) è più vicina: oggi e domani il Consorzio astigiano prenderà possesso dei terreni privati su cui sorgerà l’opera. […] È l’ultima tappa della protesta «antirifiuti» che, negli anni, ha coinvolto i centri candidati a ospitare i nuovi impianti: Villanova e Cerro (discariche), Valterza (pretrattamento, raccolta differenziata), San Damiano (compostaggio). (Laura Nosenzo, Stampa, 7 ottobre 1998, Asti, p. 3) • [tit.] La rivolta anti-rifiuti / Dopo l’appello di [Carlo Azeglio] Ciampi contro «gli egoismi locali» ripristinato il normale transito dei treni da Montecorvino / Tolti i blocchi ferroviari (Arena, 29 giugno 2004, p. 4, Attualità) • Franca Rame, l’unica esponente politica invitata sabato a Napoli per la manifestazione anti rifiuti, invita a ragionare: «D’accordo, [Rosario] Fiorello è simpatico. Ma come si fa a pensare che in 55 giorni da qui alle elezioni, la vergogna dei rifiuti si possa risolvere? Se lui ha la bacchetta magica... lo vado ad aiutare. Non votare significa fare il gioco della destra». (Giovanna Casadio, Repubblica, 19 febbraio 2008, p. 6, Politica).
Derivato dal s. m. pl. rifiuti con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 10 novembre 1988, p. 16, Politica.