antisintattico
agg. Che non rispetta le regole sintattiche. ◆ Né da ultimo è da trascurare che il linguaggio per così dire mortificato di [Aldo] Nove - che qui scandisce la sua scelta antigrammaticale e antisintattica passando dal vocabolario infantile del primo capitolo a quello progressivamente (seguendo l’avanzare dell’età del protagonista) sempre più articolato e adulto dei capitoli successivi - ci pare che svolga una funzione di rallentamento del tempo garantendo una maggiore risonanza, radicamento e durata al flusso dei sentimenti, delle emozioni, dei pensieri. (Angelo Guglielmi, Stampa, 18 novembre 2000, Tuttolibri, p. 3) • Una volta immaginavamo l’atleta come la forma moderna dell’eroe superfigo, che vince contro ogni difficoltà. La mutazione genetica dello sport lo fa oggi assomigliare ad un uomo di spettacolo che alza le braccia dopo la vittoria, passa all’antisintattica intervista di rito e poi deve scappare di corsa. A fare la pipì. (Mina, Stampa, 25 maggio 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. sintattico con l’aggiunta del prefisso anti-.